... IL FUTURO
... il futuro “con Maria”
Il futuro, sia quello prossimo come quello ultimo, è nelle mani di Dio. Lo stesso Gesù, parlando dell’ultimo giorno, disse: «Quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli del cielo né il Figlio, ma solo il Padre» (Mt 24,36).
Eppure, tutta la speranza e l’attesa della Chiesa orante e operante si protende verso quel giorno, quando il Signore risorto ritornerà nella gloria. Gli angeli dell’Ascensione dicevano: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo» (At 1,11). E l’Apocalisse si chiude con l’implorazione: «Vieni, Signore Gesù!».
Sappiamo che “egli verrà per giudicare i vivi e i morti” (Credo); e dopo quel giudizio finale si aprirà l’eternità: beata per i giusti, di fuoco eterno per gli empi.
Maria
L’iconografia della Chiesa orientale e anche occidentale del medioevo pone Gesù-Re sul trono, col libro aperto del giudizio; ma accanto a lui, alla sua destra, la Maddre in atteggiamento supplice: la Deisis. Alla sinistra S. Giovanni Battista; e intorno gli apostoli, convocati per “giudicare”. La Madre – sua e nostra – tende verso di lui le mani in atteggiamento di impetrazione di un’ultima misericordia.
Per chi? È arduo rispondere. Certamente in quel giorno, tremendo e glorioso, cesserà il purgatorio, il “limbo” di attesa non ci sarà più, le anime precipitate fino allora nell’inferno, vestite del corpo, staranno anch’esse davanti al Giudice...
Giorno di attesa tremebonda del giudizio inappellabile del Giudice divino, al quale il Padre ha rimesso ogni giudizio (cf. Gv 5,25-30).
La Chiesa, pregando oggi anche per i bambini morti senza battesimo, nutre la ferma speranza che anch’essi – come e quando lo sa solo il Signore che li ha redenti dal peccato originale – entreranno in cielo, nella beatitudine eterna.
Ma non ci sarà ancora una speranza, l’ultima, anche per coloro che sono morti in peccato, ma potrebbero forse aprirsi all’offerta di una ultima definitiva misericordia? E non è la Madre, in certo senso, l’ultima tavola di speranza, essendo insieme Madre amatissima del Giudice e Madre amantissima dei figli giudicati?...
Noi “con” Maria
È su questa “speranza” che il Movimento A.M. invita a pregare e ad accumulare sacrifici per “quel giorno”, che nessuno conosce, ponendo anzi nelle mani della Madre, nostra Avvocata, il sangue di Gesù che riceviamo nel Sacrificio eucaristico – sangue di cui una sola stilla basta a lavare i peccati di tutto il mondo! – con l’intenzione, deposta ai suoi piedi, che possa giovare per l’ultima salvezza di tutti, a gloria eterna del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.